Dott. Federico Frusone
chirurgo senologo
Dott. Federico Frusone
federico.frusone@gmail.com
Social media
Attività clinica
SCREENING SENOLOGICO E PREVENZIONE
La prevenzione del tumore al seno è una delle sfide che la sanità moderna sta vincendo, giorno dopo giorno. Per questo è fondamentale iniziare il percorso di salute del seno e di prevenzione fin dall'età adolescenziale e continuarlo per tutta la vita.
Il percorso di prevenzione avrà caratteristiche e tempistiche diverse a seconda dell'età e della storia clinica della donna. caratteristiche e tempistiche diverse a seconda dell'età e della storia clinica della donna.
In età adolescenziale e giovanile (18-39 anni), una volta completato il telarca (ovvero il processo di sviluppo delle ghiandole mammarie) è opportuno iniziare il percorso di prevenzione e informazione sulle patologie del seno.
Ogni donna è un mondo a sé, con tappe di sviluppo e anamnesi familiari diverse: per questo il percorso di prevenzione deve essere accurato e personalizzato in base al tipo di ghiandola mammaria, al grado di sensibilità agli ormoni sessuali e agli eventuali difetti di sviluppo o di organizzazione ghiandolare.
In questa età è raccomandata l'esecuzione della prima ecografia mammaria, in cui si farà una "fotografia" della ghiandola mammaria, in modo da avere un quadro iniziale a "tempo zero" da poter confrontare negli anni a venire. Inoltre sarà opportuno educare la ragazza all'autopalpazione, in modo da abituarsi alla consistenza del proprio seno e accorgersi il prima possibile dell'eventuale sviluppo di neoformazioni.
Questa è un'età in cui il rischio di tumore al seno è molto basso (ma non azzerato!), ma sono molto più frequenti le neoformazioni mammarie benigne (come il fibroadenoma, o FAD), che devono essere studiate e monitorizzate, perché possono distorcere la ghiandola circostante e provocare dolore mammario, soprattutto in prossimità del ciclo (mastalgia ciclica).
Infine, durante la prima visita senologica, sarà essenziale raccogliere un'accurata anamnesi familiare, perché in caso di forte familiarità per tumore al seno si potrà prendere in considerazione uno screening più serrato nell'ambito della prevenzione delle pazienti ad alto rischio, con eventuale visita oncogenetica.
Nella cosiddetta "fascia di screening" (40-74 anni) inizierà lo screening vero e proprio. Infatti questa è la fascia di età in cui aumenta il rischio di tumore al seno e nella quale sarà necessario introdurre nelle metodiche diagnostiche anche la mammografia, eventualmente con tomosintesi. La maggior parte delle Regioni Italiane attua un programma di screening gratuito dai 50 ani 69 anni, ma visto il costante aumento dell'incidenza delle neoplasie al seno, consiglio l'estensione dello screening dai 40 ai 74 anni, con cadenza annuale.
In questa fascia di età è consigliato continuare l'autopalpazione e contattare il proprio senologo non appena si avvertono neoformazioni o cambiamenti nella conformazione del proprio seno, in modo da poter intervenire in tempo con esami di secondo livello (come la RM mammaria o la biopsa mammaria).
In età più avanzata (oltre i 75 anni) torna a ridursi l'incidenza di tumore al seno, e i tumori mammari che insorgono a questa età sono tendenzialmente a decorso più benigno.
Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo allungamento della vita media e della qualità di vita nelle donne anziane. Per questo non bisognerà interrompere lo screening, ma personalizzarlo sulla base delle eventuali patologie intercorrenti e, se possibile, continuare lo screening senologico dando priorità alla mammografia, in ragione della naturale involuzione fibroadiposa della mammella.